mercoledì 24 agosto 2011

synderesis – sinderesi

La cosa peggiore della nuova generazioni di apparecchi “smart” che sta invadendo il mercato non è che sono ridondanti (moltiplicano, cioè, a volte inutilmente, funzioni che abbiamo altrove) ma è che hanno perso l’occasione di diventare parte della famosa Internet delle Cose (internet of things)
Il nuovo frigorifero di Samsung include un tablet Android wifi integrato che funziona collegato a Internet mediante applicazioni dedicate.
La cosa peggiore del frigorifero RF4289HARS di Samsung non è che per 3.500 dollari (in vendita da settembre in USA), si ottiene un touch screen LCD incorporato con Android sopra la macchina del ghiaccio (in cui le 9 applicazioni non si possono nemmeno aggiornare). È che rappresenta un’occasione mancata.
Samsung sembra essere decisa a fare tutti i suoi elettrodomestici “smart” (cioè intelligenti) nel più stupido modo possibile. Se gli utenti riportano indietro i loro televisori “smart” perché le applicazioni li rendono inutilizzabili non so cosa accadrà per frigoriferi dorati che tweettano, secondo quanto progettato dalla società coreana, “che cosa possiamo stipare in questo dispositivo” e non, dalle specifiche che si leggono sul sito una filosofia del tipo “come possiamo migliorare l’esperienza dei nostri utenti?”
Un frigorifero davvero intelligente, che riuscisse a essere parte della Internet of Things, saprebbe che quando si mette lattuga nel comparto frutta e verdura, in modo che possa avvisare l’utente quando sta per diventare immangiabile. Twetterebbe la sua temperatura attuale in modo da sapere quando qualcuno a casa non è riuscito a chiudere la porta fino in fondo. Un frigorifero davvero intelligente, probabilmente non ha nemmeno un display – molto meglio di controllarlo da qualsiasi altro dispositivo connesso a Internet.
La cinica mossa di Samsung ad integrare un piccolo tablet al suo frigorifero è legata a un puro calcolo di marketing: questi dispositivi sono diventati così a buon mercato che attaccare un tablet a un frigorifero non fa quasi nessuna differenza per la marginalità di guadagno. È solo una di quelle caratteristiche – come un vistoso spoiler sul retro di un’auto sportiva di lusso – che fa usentire l’acquirente con un gran valore da sfoggiare. Se questo è il trend, possiamo aspettarci forni a microonde e lavatrici a base di Android.
Ma anche queste saranno occasioni mancate. I nostri apparecchi dovrebbero comunicare tra loro. Tutti dovrebbero avere il loro indirizzo fisso su Internet – è questo il perché del passaggio allo standard IPv6. Sembra che dovremo aspettare ancora un po’fino a quando un produttore più illuminato ci dia qualcosa di veramente sorprendente e utile.



FONTE:synderesis – sinderesi

Nessun commento:

Posta un commento