lunedì 28 ottobre 2013

Li-Fi, i dati viaggiano con la luce

IL RITORNO DI NICOLA TESLA........!!!!!

onde elettromagnetiche e visibili

Li-Fi, i dati viaggiano con la luce

Nuovo esperimento in Cina con una connessione che ha raggiunto la velocità di 150 Mbit al secondo



MILANO - E se il Wi-fi fosse illuminato? Se i dati fossero visibili nel loro viaggio senza fili? Non è fantascienza, non più almeno. A Shanghai è stato felicemente condotto un esperimento per connettere un computer a Internet usando un nuovo tipo di wireless, la luce. La tecnologia si chiama Li-Wi (Light-fidelity, per assonanza con la wireless-fidelity del Wi-fi).

LED CON CHIP – I ricercatori della Fudan University di Shanghai hanno connesso al web quattro computer tramite un’unica lampada a LED da un Watt. Nella lampadina è stato posizionato un chip che inviava i dati a una frequenza dello spettro elettromagnetico visibile a occhio nudo. I dati sono trasmessi in un fascio di luce intermittente, con rapidissime interruzioni. Solo con lampadine LED, che a differenza di quelle a incandescenza sono facilmente controllabili e capaci di intermittenze di pochi microsecondi, è possibile ottenere simili risultato. I dati illuminati vengono catturati da un sensore sul pc (simile a una videocamera nel funzionamento) che li trasforma per darli in pasto al computer.

3 GBPS – La velocità raggiunta nell’esperimento cinese è stata di 150 Megabit al secondo (Mbps), quindici volte i più diffusi Wi-Fi. Ma è possibile ‘allargare’ ulteriormente questa banda già capiente, come dimostrato la scorsa primavera in un esperimento condotto presso il Fraunhofer Institut di Berlino dove è stata raggiunta la stratosferica velocità di 3 Gbps (pari a 3000 Mbps, trecento volte più veloce di oggi) ma con lampade molto particolari.

PRO E CONTRO – I vantaggi del Li-fi sul Wi-fi non si limitano alla velocità teorica e a quella dimostrata sul campo a Shanghai. C’è anche l’aspetto della disponibilità di possibili hot-spot: praticamente ogni lampadina a led in casa, ufficio o all’aperto si può trasformare – a costi che saranno sempre più bassi – in punti di connettività. E l’emissione di luce non è regolamentata, almeno per il momento, e quindi la sperimentazione è economicamente sostenibile. Ci sono però degli inconvenienti, primo tra tutti la necessità che trasmittente e ricevitore siano in vista. Ogni ostacolo che interrompe il fascio luminoso interrompe anche la comunicazione.

HARALD HAAS - Anche se può sembrare una tecnologia stravagante, in realtà dal punto di vista teorico il Li-fi è quasi banale: semplicemente si modifica la frequenza su cui sono trasmessi i dati e la si alza fino a che sia visibile. Il primo a portare alla ribalta questa nuova possibilità di connessione fu il professore Harald Haas, dell’Università di Edimburgo, che espose la teoria al TED un paio di anni fa. La fibra ottica sfrutta frequenze non visibili all’occhio umano, ma tecnicamente l’unica cosa che cambia tra Li-Fi e ethernet è la frequenza e il fatto che il mezzo di trasmissione (la luce) non sia contenuta in un filo di vetro ma si propaghi nell’aria. La diffusione delle lampade a led e l’abbassarsi dei costi dell’hardware hanno trasformato quel che nel 2011 sembrava molto precoce.

LONTANI DAL MERCATO – Il momento del Li-fi tuttavia non è ancora giunto, e probabilmente bisognerà aspettare ancora qualche anno. Un’anticipazione però verrà data durante la Chinese International Industry Fair, la fiera industriale che si terrà il prossimo 5 novembre: sarà mostrato un nuovo hot-spot in grado di fornire connettività a 10 computer contemporaneamente.
28 ottobre 2013

FONTE:Li-Fi, i dati viaggiano con la luce - Corriere.it