lunedì 29 agosto 2011

Sciami di insetti-robot realizzano l’idea di Leonardo Da Vinci - - ANSA.it

Sciami di insetti-robot realizzano l’idea di Leonardo Da Vinci

Protagonisti al congresso mondiale sul Controllo automatico a Milano

28 agosto, 19:20


Robofly, l’insetto robot ideato nell’università di Harvard (fonte: Istituto Wyss, università di Harvard)


Sciami di piccoli insetti-robot capaci di volare con ali battenti, proprio come aveva immaginato Leonardo Da Vinci quasi cinque secoli fa, sono i protagonisti più bizzarri del congresso mondiale della Federazione Internazionale per il Controllio Automatico (Ifac), che per la prima volta approda in Italia, a Milano, per una settimana all'insegna della scienza e della tecnologia a cui parteciperanno oltre 2.700 esperti da tutto il mondo.
‘’Grazie a questi piccoli insetti robot si avvera il sogno di Leonardo Da Vinci’’, afferma Alberto Isidori, primo presidente italiano dell'Ifac che conclude con questo congresso il suo mandato triennale. ''Si tratta del primo esempio concreto di velivolo ad ali battenti capace di muoversi imitando le prestazioni di un elicottero - aggiunge - e sarà presentato da David B. Doman, ingegnere aerospaziale della US Air Force, che ha ideato l'automatismo per regolarne il volo''.
Oltre a queste piccole creature artificiali, ci sono molti altri argomenti di attualita' di cui discutere al congresso. L'energia, per esempio, riveste un ruolo di primo piano. ''Ci occuperemo di come creare reti 'intelligenti' per la distribuzione di corrente elettrica generata sia con fonti tradizionali che rinnovabili - precisa Isidori - ma anche del controllo dell'energia nelle auto ibride, di cui oggi si parla tanto''. A questi si aggiungeranno molti altri temi, che toccano anche il campo della medicina e delle biotecnologie.
''L'automatica e' una disciplina che attraversa molti settori e che ha prodotto importanti tecnologie come il servosterzo, l'ABS e i piloti automatici d'aereo - spiega Isidori - ma nonostante cio' viene definita come la 'tecnologia nascosta' perche', pur essendo ovunque, nessuno la nota. Speriamo che questa settimana, ricca anche di eventi culturali per il pubblico, possa far capire la sua importanza''.

FONTE:Sciami di insetti-robot realizzano l’idea di Leonardo Da Vinci - - ANSA.it

mercoledì 24 agosto 2011

synderesis – sinderesi

La cosa peggiore della nuova generazioni di apparecchi “smart” che sta invadendo il mercato non è che sono ridondanti (moltiplicano, cioè, a volte inutilmente, funzioni che abbiamo altrove) ma è che hanno perso l’occasione di diventare parte della famosa Internet delle Cose (internet of things)
Il nuovo frigorifero di Samsung include un tablet Android wifi integrato che funziona collegato a Internet mediante applicazioni dedicate.
La cosa peggiore del frigorifero RF4289HARS di Samsung non è che per 3.500 dollari (in vendita da settembre in USA), si ottiene un touch screen LCD incorporato con Android sopra la macchina del ghiaccio (in cui le 9 applicazioni non si possono nemmeno aggiornare). È che rappresenta un’occasione mancata.
Samsung sembra essere decisa a fare tutti i suoi elettrodomestici “smart” (cioè intelligenti) nel più stupido modo possibile. Se gli utenti riportano indietro i loro televisori “smart” perché le applicazioni li rendono inutilizzabili non so cosa accadrà per frigoriferi dorati che tweettano, secondo quanto progettato dalla società coreana, “che cosa possiamo stipare in questo dispositivo” e non, dalle specifiche che si leggono sul sito una filosofia del tipo “come possiamo migliorare l’esperienza dei nostri utenti?”
Un frigorifero davvero intelligente, che riuscisse a essere parte della Internet of Things, saprebbe che quando si mette lattuga nel comparto frutta e verdura, in modo che possa avvisare l’utente quando sta per diventare immangiabile. Twetterebbe la sua temperatura attuale in modo da sapere quando qualcuno a casa non è riuscito a chiudere la porta fino in fondo. Un frigorifero davvero intelligente, probabilmente non ha nemmeno un display – molto meglio di controllarlo da qualsiasi altro dispositivo connesso a Internet.
La cinica mossa di Samsung ad integrare un piccolo tablet al suo frigorifero è legata a un puro calcolo di marketing: questi dispositivi sono diventati così a buon mercato che attaccare un tablet a un frigorifero non fa quasi nessuna differenza per la marginalità di guadagno. È solo una di quelle caratteristiche – come un vistoso spoiler sul retro di un’auto sportiva di lusso – che fa usentire l’acquirente con un gran valore da sfoggiare. Se questo è il trend, possiamo aspettarci forni a microonde e lavatrici a base di Android.
Ma anche queste saranno occasioni mancate. I nostri apparecchi dovrebbero comunicare tra loro. Tutti dovrebbero avere il loro indirizzo fisso su Internet – è questo il perché del passaggio allo standard IPv6. Sembra che dovremo aspettare ancora un po’fino a quando un produttore più illuminato ci dia qualcosa di veramente sorprendente e utile.



FONTE:synderesis – sinderesi

martedì 16 agosto 2011

La "sfera volante" aiuta in ricerche e soccorsi-VIDEO- LASTAMPA.it

a "sfera volante" aiuta in ricerche e soccorsi





Questo drone volante a forma di pallone da calcio, unico nel suo genere, potrebbe essere utile per volare nella centrale di Fukushima e vedere, senza correre rischi, in che condizioni sia dopo lo tsunami del marzo 2011. È l'opinione del suo inventore, un ricercatore giapponese del Technical Research and Development Institute del Ministero della Difesa di Tokyo."E' il primo velivolo sferico al mondo", spiega il giovane ingegnere, ammettendo di averlo ideato soprattutto per compiti di ricerca e soccorso su terreni accidentati o, appunto, in edifici pericolanti ad esempio in caso d'incendio o terremoto.Grazie alla sua forma, infatti, può muoversi in spazi ristretti e atterrare o decollare ovunque senza urtare ostacoli e senza essere, a sua volta pericoloso, per le persone. Grazie alla sua telecamera, inoltre, potrà essere impiegato anche in inseguimenti stradali, pedinamenti e ispezioni.Il drone è realizzato con componenti del costo di pochi yen, pesa appena 350 grammi e ha un diametro di 42 centimetri; vola grazie a un'elica alimentata da un motorino elettrico che è stato collocato all'interno di una bottiglia di plastica modificata.

guarda il video presso la fonte.


FONTE:La "sfera volante" aiuta in ricerche e soccorsi-VIDEO- LASTAMPA.it

venerdì 5 agosto 2011

Spazio, Juno in viaggio verso Giove - Photostory Primopiano - ANSA.it

Spazio, Juno in viaggio verso Giove

05 agosto, 19:55 E' stata lanciata dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral la sonda Juno, destinata a raggiungere Giove nel 2016



Atlas V Rocket Ready for Juno Mission

ROMA - La sonda Juno ha cominciato il lungo viaggio verso Giove, dove il suo arrivo e' previsto fra 5 anni. Nel 2016, dopo aver percorso circa 500 milioni di chilometri, la sonda della Nasa entrera' in orbita intorno al pianeta gigante e i suoi dieci strumenti, fra i quali due italiani, cominceranno ad osservarlo per scoprirne i segreti. A bordo di Juno non ci sono soltanto strumenti scientifici. C'e' infatti una targa con il ritratto e la firma di Galileo Galilei, piu' il testo che descrive la scoperta delle lune di Giove. Accanto a questo omaggio al grande fisico  italiano c'e' un carico meno serioso, ma ugualmente importante: tre minuscole statuine che raffigurano Galilei e le antiche divinita' Giove e Giunone, create dalla Lego in collaborazione della Nasa nell'ambito di un programma teso a stimolare nei ragazzi l'interesse per i temi scientifici. Realizzata dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, Juno e' stata realizzata per scoprire i tanti segreti di Giove. Le sonde Pioneer che negli anni '70 sono state le prime a passare vicino al pianeta gigante e ad osservarlo hanno visto molti dettagli della superficie, come le macchie, le aurore e le maree. ''Di quello che si nasconde sotto la superficie non si sa nulla'', ha osservato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese. Quello che i dieci strumenti a bordo della sonda Juno faranno sara' raccogliere dati su struttura, atmosfera e campo magnetico del pianeta. Tutti insieme, ha spiegato Saggese, eseguiranno ''una sorta di Tac a diverse frequenze per studiare la struttura interna del pianeta''. Di Giove infatti, ''non si conosce l'origine - ha aggiunto - e su di essa ci sono ipotesi contrastanti: alcuni ritengono che sia nato all'interno del Sistema Solare mentre altri lo considerano una stella mancata o la prima fase del consolidamento di un pianeta''. Gli ''occhi'' italiani che contribuiranno a scoprire i segreti di Giove si chiamano Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper) e Ka (Ka-Band Translator). Il primo, progettato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e realizzato dall'azienda Selex Galileo, permettera' di acquisire immagini all'infrarosso mentre la sonda ruota continuamente su se stessa. Il secondo, progettato dall'universita' di Roma La Sapienza e realizzato dalla Thales Alenia Space, fornira' informazioni sulla composizione interna del pianeta e sul suo campo gravitazionale. L'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ''ha la responsabilita' della costruzione degli strumenti e garantisce sull'elaborazione dei dati'', ha detto Saggese. Quando Juno sara' entrata nell'orbita di Giove, lo osservera' per un anno, percorrendo 33 orbite attorno al gigante del Sistema Solare. ''Siamo sul punto di cominciare il lungo viaggio verso Giove per scoprire i segreti del Sistema Solare com'era alle origini'', ha detto il responsabile della missione Scott Bolt, del Southwest Research Institute di San Antonio. Per Steven Levin, responsabile scientifico della missione per il Jet Propulsion Laboratory della Nasa, ''Giove e' il luogo migliore, nel Sistema Solare, per capire come si generano i campi magnetici''.


FONTE:Spazio, Juno in viaggio verso Giove - Photostory Primopiano - ANSA.it